La Casa Dell’Architetto antica Dimora Storica
La Casa e’ Stata di proprietà di Buzzi Ceriani Francesco che ha esercitato un ruolo significativo nel dibattito architettonico italiano del secondo dopoguerra.
L’architetto aveva ristrutturato la casa di Dervio a cui era sentimentalmente legato dai ricordi e dalla confidenza con il luogo: costruita dai suoi avi nel XVII secolo e’ stata la casa delle vacanze estive negli anni dell’infanzia, il rifugio della famiglia sfollata da Milano durante la guerra B. divide la propria residenza tra la casa di Milano e quella di Dervio, paese antico sulla sponda orientale dell’alto Lario.
La secolare costruzione, originariamente costituita da due proprietà, e’ inserita in una corte dove abitavano famiglie di parenti, tutte di nome Buzzi.
Il contesto del lago costituisce per B. suggestione forte fin dall’infanzia, quando scostava le tavelle del tetto per accedere alla vista di quello “scenario bellissimo, primitivo dai tratti forti, con le montagne molto alte a nord, i grandi boschi e la valle profonda del Varrone a est, e a sud il panorama azzurro del lago con il promontorio di Bellagio.
La nuova casa “interiorizza e cattura le immagini del paesaggio. Dal portone nella corte pubblica si accede agli ambiti della vita comunitaria: la “Stanza a cielo aperto”, il soggiorno, la cucina pranzo; il piano superiore e’ dedicato agli ospiti e comprende anche la biblioteca; i due livelli piu’ alti sono riservati alla “casa dell’architetto”, che guarda i luoghi amati : dalla terrazza si vedono “il castello e la montagna robusta, senza case “; dallo studio nel sottotetto, Due nuovi lucernari inquadrano le viste che Buzzi cercava da piccolo arrampicandosi.
Il Racconto della casa per se’ si snoda attorno alle figure spaziali di una ideale domus: Il portone d’ingresso con la fontana l’impluvium pergolato i camion i gli ambienti “protetti” sotto falda. In questi interni si avverte la pregnanza dello spazio-colore, che e’ tradizionale sentimento lombardo e l’uso del materiale-colore, che B ha ereditato per affinità da Gardella. “… per me il materiale e’ sempre colore, qualche cosa che organizza figurativamente il mondo dei colori nello spazio.
L’abitazione del contadino, nella sua austerità nella sua semplicità, deriva da un sentimento religioso della casa.
L’idea della casa come luogo religioso, l’interorizzazione del paesaggio, le frequentazioni letterarie e le influenze di arte figurativa, manifestano che B. la ristrutturazione della casa di famiglia e’ stata una operazione affrontata dal punto di vista poetico e del valore dell’immaginario.
“Facendo delle citazioni bisognerebbe considerare la tana di Kafka A dervio la tua dell’abitante-architetto-costruttore… appare come il luogo del bilancio consuntivo del suo autore e insieme, come rifugio dove egli manifesta la propria natura la propria identità
- 150 MQ
- MASSIMO 4 OSPITI
- BAGNO NR.1 CON DOCCIA E BIDE
BAGNO NR.2 CON WC E LAVANDINO - ACCESSO INDIPENDENTE CON CORTILE PRIVATO
- ANIMALI BENVENUTI
- CUCINA CON FORNELLO A GAS
- FRIGORIFERO LAVATRICE
- INTERNET TV
- CORTILE PRIVATO